Quando l’anno passato Sergio Scariolo, proprio di questi tempi, aveva accettato l’offerta dell’Olimpia di diventare l’allenatore biancorosso fino al 2014, aveva portato tra le motivazioni il fatto che quello dell’Emporio Armani era uno tra i pochi progetti in ascesa del basket europeo rispetto a un mondo del basket continentale che, per vari motivi economici, è in un preoccupante momento di contrazione. Se si eccettuano i magnati della pallacanestro russa e turca – che sono in costante ascesa e comunque guardano agli italiani visto che il Cska punta le sue fiches sul rientro sulla propria panchina di Ettore Messina, mentre il Fenerbache prova a crescere con il ct delia Nazionale italiana Simone Pianigiani – quello dell’Olimpia rimane uno dei pochissimi progetti con la freccia verso l’alto del basket italiano, progetti che purtroppo non arrivano neanche a esaurire le dita di una mano. Le notizie dal resto della penisola non sono confortanti, Treviso, che sembrava salva, ora è a un passo dalla chiusura se entro una dozzina di giorni non troverà un “salvatore”, Teramo, penalizzata di 8 punti per irregolarità economiche, è in agonia, Pesaro e Cremona stanno lottando per continuare a rimanere vive, non che le altre abbiano ambiziosi progetti di crescita, ma piuttosto cercano di stabilizzarsi aspettando condizioni economiche più favorevoli. Oltre a Milano le uniche che sembrano in grado di crescere sono Sassari e Venezia. Caso a parte la Mens Sana Siena che è la dominatrice del campionato da 6 stagioni, avrà ancora Montepaschi ai suo fianco per un paio di anni, ma deve ripartire con un nuovo ciclo tecnico e comunque sembra che possa leggermente diminuire il budget rispetto agli ultimi anni. E allora l’Olimpia deve proprio ringraziare Giorgio Armani se in questi anni ha trovato questa solidità che l’ha portata stabilmente a lottare per le primissime posizioni in Italia e a partecipare da 6 stagioni in fila (già compresa la prossima) in Eurolega. Sembrano lontani anni luce i tempi della manifestazione a Palazzo Marino nel 2004 dopo la quale si smosse l’animo di una serie di imprenditori milanesi per salvare la squadra a quel tempo presieduta da Giorgio Corbelli e che vide entrare proprio in quell’epoca Giorgio Armani come sponsor decidendo poi di rilevare la società nel 2008 quando ancora il rischio chiusura aveva fatto capolino. Se Milano è una delle isole felici del basket nostrano lo deve soprattutto allo stilista e in un panorama nazionale di seria difficoltà, è già un grande punto di partenza. Adesso l’Olimpia vuole interrompere il digiuno di vittorie che dura dal 1996: «Quest’anno abbiamo lavorato per ridurre il gap dai nostri avversari, Siena in primis -dice coach Sergio Scariolo – l’anno prossimo vogliamo provare a competere definitivamente per vincere». (Sandro Pugliese)
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