Alla ricerca di un sussulto di orgoglio sarà questa sera l’Emporio Armani che si gioca l’ultima chance di rimanere in vita nella finale scudetto contro la corazzata Montepaschi Siena che si è già portata sul 3-0. La differenza tra le due formazioni sta diventando sempre più marcata nel confronto ogni 48 ore nonostante l’Olimpia mercoledì sia arrivata a un passo dalla vittoria. Ogni partita, però, manca qualcosa ai biancorossi per riuscire a trovare il successo. I due greci Bourousis e Fotsis stanno oltremodo deludendo per la tenerezza del loro impatto. Ci si aspettava che proprio loro, che di finali ne hanno giocate tante, potessero condurre la squadra, ma ancora una volta si sta vedendo l’enorme differenza che passa tra giocare da “comprimari di lusso” (come hanno fatto in Grecia) o da “leader” (come dovrebbero fare qui). Bremer dopo una stagione da protagonista e una semifinale in cui è stato fondamentale, al di là del discorso infortunio, non sembra essere pronto per questo livello così alto e infatti con Siena è sempre scomparso anche in campionato (fece 4 punti) e Coppa Italia (3 punti) e in queste finali viaggia a 4.3 punti a partita. Il trio Gentile-Melli-Radosevic (raggio di luce per il futuro) è tra le note più positive ma questo significa che c’è qualcosa di cui preoccuparsi perchè stanno mancando coloro che sulla carta dovrebbero essere i protagonisti. E soprattutto l’Olimpia è ancora carente in quei piccoli dettagli che, ad altissimo livello, fanno la differenza tra una vittoria e una sconfitta come è stato in gara 3: «La gara purtroppo è stata decisa da nostre ingenuità negli ultimi due minuti – dice coach Sergio Scariolo -. Dopo la sbandamento nel secondo quarto tutto il resto della gara è stata vissuta sul filo dell’equilibrio. Non è solo una questione di casualità, ma di differenza di mestiere ed esperienza». Il rammarico è tanto per come è finita la partita che poteva riaccendere la lotta per lo scudetto: «Peccato perchè abbiamo fatto una partita molto tonica e intensa, senza perdere neanche un pallone nella ripresa. Potevamo vincere noi, lo hanno fatto loro. Loro sono un’ottima squadra, noi, per ora, siamo solo una squadra». In questo l’EA7 deve crescere, anche se sono cose che si costruiscono lungo tutta una stagione e non nell’arco di 48 ore dopo una partita. Ora Siena, come ha già fatto nel 2009 e nel 2010, può chiudere il discorso scudetto già qui al Forum. L’Olimpia, in finale, ha una serie aperta di 11 sconfitte in fila con i toscani, se vuole iniziare a dare un segnale è l’ultima occasione. Diretta alle 20.30 su Rai Sport 2 e su Radio Hinterland (94.6 fm, www.radiohinterland.com). Differita domani alle 20.30 su Milanow (canale 191 dtt). (Sandro Pugliese)
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