E venne la notte di Cremona, del suo primo derby vinto contro Milano, della salvezza a un passo stante le sconfitte di Teramo e Casale. Una notte dolcissima, quella di Milic (doppia doppia con 16 punti e 13 rimbalzi); una notte dominata tatticamente da Caja contro i fantasmi di una EA7 a tratti onnipotente ma incapace di chiudere il discorso quando ne ha avuto la possibilità: 52-60 per il massimo vantaggio sulla bomba di Bourousis, time out del coach cremonese e partita rimessa in carreggiata da Rich, dalla tripla di D’Ercole, dalle folate di Cinciarini – il canestro del 44-46 è stato quello del millesimo punto segnato in serie A – e, come sottolineato da Caja in conferenza stampa, da Perkovic, che ha timbrato le giocate decisive: una sassata da guardia pura, un viaggio in lunetta, il rimbalzo decisivo (al pari di quello offensivo di Tabu per il 72-70, completamente perso da Cook) e lo sfondamento preso da Hairston. Certo, i 26 punti di Rich, con 3 recuperi e 9 falli subiti, fanno più impressione. Cremona parte meglio, e di parecchio. Difendendo forte sul perimetro, tenendo Bourousis e Fotsis lontano da canestro, incollando Lighty su Hairston, e fino a quando l’ala non è entrata in partita, la manovra offensiva dell’EA7 ne ha risentito. Avanti di poco ma avanti, la Vanoli Braga, massimo sei lunghezze; e controllo dei rimbalzi, fiore all’occhiello della preparazione di Caja. Poi c’è la mira, e quella fa difetto ai padroni di casa, che alla fine tireranno col 36% dal campo contro il 46% Olimpia, ma eseguono lo sproposito di 19 tiri di più, e soprattutto arpionano 20 carambole d’attacco, vera chiave di volta dell’intera sfida, assieme ai soli 4 recuperi ospiti a fronte di 16 perse. Tanti extrapossessi che hanno tenuto Cremona in gara anche nel momento peggiore, sfruttando la partitaccia di Mancinelli e Gentile, apparso a disagio sui mismatch favorevoli sui quali ha potuto contare. Scollegata nei vari reparti, l’Olimpia, incapace di innestare le marce alte quando la difesa ordinata da Scariolo è sembrata ingiocabile per i piccoletti di Caja. Che rimangono aggrappati con la difesa e i raddoppi e soprattutto dando spettacolo negli ultimi cinque minuti, facendo innamorare definitivamente il PalaRadi con la vittoria più bella. Che stavolta rischia di essere quella decisiva. VANOLI BRAGA CREMONA-EA7 EMPORIA ARMANI MILANO 77-73 (20-19, 36-37, 52-55). CREMONA: Lighty, Cinciarini 11, Tabu 8, D’Ercole 3, Milk 16, Perkovic 11, Rich 26, Tusek 2. MILANO: Mancinelli 6, Hairston 21, Fotsis 6, Cook 14, Rocca 2, Bourousis 11, Bremer 9, Gentile 2, Radosevic 2. (Sandro Pugliese)
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