La sbandata che l’Olimpia ha preso in quel di Teramo era tutt’altro che pronosticabile, a maggior ragione dopo un primo tempo in cui la squadra, pur senza strafare, sembrava in pieno controllo della partita. Invece il mal di trasferta dei biancorossi colpisce ancora in campionato visto che il ko in Abruzzo è il terzo nelle ultime quattro partite giocate lontano da casa, a fronte di un ruolino di marcia immacolato al Forum. «Fino a quando il livello emotivo del match è stato normale abbiamo giocato bene e con una certa logica – dice coach Sergio Scariolo» – poi abbiamo perso il filo della partita, ci siamo allontanati troppo e siamo calati. Nei minuti in cui si è alzata la temperatura dell’incontro abbiamo dimostrato di non aver saputo tenere i nervi saldi, è una cosa su cui riflettere». Tutto è avvenuto in pochi minuti visto che i milanesi al 25′ erano tranquilli sul +11 e solo sette minuti dopo nel panico totale a -9 con un maxi break di 22-2: «Nelle ultime gare stiamo lavorando per iniziare meglio le partite e l’abbiamo fatto, ma la concentrazione deve durare poi 40 minuti e questo ci manca ancora. Dobbiamo ridurre gli effetti dei parziali negativi, ne abbiamo anche parlato, ma evidentemente sotto pressione non è così facile da fare». L’Olimpia deve trovare ancora la sua identità e prima con il “plus” Gallinari e poi con l’infortunato Hairston fatica ancora a individuare il suo leader che la possa portare fuori dalle tempeste (non un caso che proprio contro Venezia fu l’americano a firmare il break della rimonta). Se in più ci si mettono ancora rotazioni vorticose che danno minutaggio praticamente a tutti i giocatori, ma probababilmente fanno perdere il ritmo ai giocatori che dovrebbero avere maggiore responsabilità, in trasferta diventa ancora più complesso trovare il ritmo giusto. L’occasione per rifarsi è già dietro l’angolo con l’affascinante sfida di mercoledì 11 contro la Benetton Treviso dove Alessandro Gentile sfiderà il suo recentissimo passato, mentre il Forum accoglierà di nuovo Sasha Djordjevic, ora coach sulla panchina trevigiana. (Sandro Pugliese)
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