Fino a 5′ dalla fine della partita con il Partizan era stato un inizio di stagione bellissimo, poi abbiamo avuto quel blackout che ha lasciato strascichi evidenti anche nelle gare successive». Così coach Sergio Scariolo prova a spiegare il momento negativo che sta vivendo la sua squadra giunta al quarto ko consecutivo tra campionato e coppa. Una serie di sconfitte che in questo momento ha reso l’annata milanese con un bilancio pari tra vittorie e sconfitte (7-7), ma soprattutto non troppo diverso da quello della stagioni precedenti: dietro Siena in campionato (anche se per la prima volta dopo 21 incontri è arrivata una vittoria contro i toscani) e con un piede abbondante fuori dall’Eurolega. E se in più si pensa che non ci sarà più neanche Danilo Gallinari vuol dire che l’Olimpia deve riniziare da capo, «Ora i ruoli potranno essere definiti e chiari» dice Scariolo a proposito dalla partenza del numero 8, ci si attende un passo in avanti da Nicholas, Cook, Bourousis, Fotsis, che, però, fino ad adesso, nella parte più fulgida della loro carriera, hanno fatto i comprimari di lusso. Ed è per questo che lo “squadrone” allestito e approvato da tutti in estate, sembra ora maledettamente corto, con Nicholas spremuto 25.6 minuti a partita (6-7 in più di quelli che giocava negli ultimi anni) alle prese con un tiro che non entra mai (28% da 3), Bourousis che non riesce ad avere tenuta “mentale” per più di 20 minuti, che, però, è sempre stato il suo minutaggio all’Olympiacos, Hairston che dopo una partenza sprint ora è limitato da problemi fisici come lo stesso Cook alle prese con un polpaccio fuori posto e Fotsis spaesato. Ora che non ci sarà più Gallinari il problema sembra arrivara da dietro perchè non ci sono adeguati supporti a parte Mancinelli che è venuto fuori in modo positivo nelle ultime uscite. Il fatto che giovedì al Forum Radosevic, Melli e Viggiano non siano entrati testimonia solamente che non sono ancora pronti per questo livello, più che una mancanza di coraggio, tanto che è stata provata anche la mossa tattica di Gallinari da centro per svariati minuti. E se è vero che l’Eurolega pare ormai ad un passo dall’essere abbandonata, bisogna pensare che il reale obiettivo della stagione è la conquista dello scudetto ed allora bisognerà provare a rimpolpare il roster (rispettando le regole dell’eleggibilità con 2 americani e 4 europei) con l’idea di arrivare pronti quando ci saranno le sfide playoff. Un peccato non aver reso felici gli 8200 spettatori arrivati per il match con il Real, un pubblico così non si vedeva da oltre un decennio per una gara di Eurolega, ma sarà necessario sfruttare gli alti e bassi di questa parte della stagione per capire definitivamente dove mettere i correttivi. (Sandro Pugliese)
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