Ora è arrivato il momento di dimostrare di essere una grande squadra. L’atteggiamento e l’attenzione con cui l’Olimpia scenderà in campo questa sera a Tel Aviv (alle 20, ora italiana) farà la differenza. Il risultato non è secondario, una vittoria ridarebbe immediatamente respiro alla classifica dei biancorossi, ma ancora di più sarà importante la reazione dopo il patatrac combinato settimana scorsa con il Partizan. Le trasferte che poi si dovranno per forza vincere saranno quelle di Istanbul o Belgrado, contro le avversarie dirette (in questo momento ancora di più quella con l’Efes che è pari a Milano a 4 punti) per il passaggio del turno. «Nel gruppo di gran lunga più forte dell’Eurolega -dice coach Sergio Scariolo – ogni partita diventa una battaglia durissima e ovviamente giocare a Tel Aviv contro una delle squadre più forti degli ultimi anni e che ha appena inserito Keith Langford, non fa eccezione». Finora i milanesi lontano da casa hanno avuto i problemi maggiori, ma in Eurolega non sono andati male sfiorando la vittoria a Madrid e cogliendola, seppur nei secondi finali, a Charleroi: «Fuori casa – continua Scariolo – abbiamo fin qui disputato due buone partite, anche se con opposti risultati. A Tel Aviv dovremo imporci di giocarne una ottima, senza cali di tensione e con grande controllo dei nervi e del ritmo della partita». All’andata i biancorossi, con uno strepitoso Malik Hairston da 25 punti e con i 23 del “golden boy” Danilo Gallinari, trovando con Mason Rocca la chiave di volta per fermare l’enorme Schortsanitis, riuscirono a fare il colpaccio con la vittoria per 89-82 contro il Maccabi, ancor privo di Langford, ma quella fu proprio l’unica sconfitta in Eurolega della squadra allenata da Blatt che poi ha decisamente cambiato passo seppur aiutata da un calendario che l’ha vista giocare nello storico Yad Eliyahu (più commercialmente conosciuto come Nokia Arena) tre delle ultime 4 partite. Ed è stata guidata proprio da chi nel match del Forum aveva deluso di più, quei Jordan Farmar (a Milano fece 3/11 in 30 minuti) arrivato in Europa a causa del lockout Nba, che soprattutto contro Real ed Efes è stato decisivo con prestazioni rispettivamente da 27 e 18 punti segnati. La novità rispetto alla partita dell’andata sarà Keith Langford che Scariolo conosce molto bene per averlo alienato nelle due stagioni passate ai Khimki Mosca, ma l’americano sta facendo grande fatica a inserirsi visto che nei quattro match di Eurolega, seppur vinti, ha segnato 1.5 punti a partita in soli 7.5 minuti di media. Diretta alle 20 su SportItalia e su Radio Hinterland (94.6 f.m. www.radiohinterland.com). (Sandro Pugliese)
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