Allucinante al Forum di Assago. L’Olimpia dopo aver giocato tre quarti al limite della perfezione contro il Partizan, impazzisce completamente nell’ultimo periodo e cancella tutto gettando alle ortiche il successo contro i serbi che nell’ultimo quarto cambiano volto e infilzano un Emporio Armani troppo sicura di aver risolto la pratica. Finisce 65-69, ma è il break di 9-30 degli ultimi 10 minuti che fa imbufalire Scariolo e complica maledettamente il percorso europeo dei milanesi ora costretti a vincere almeno una trasferta tra Tel Aviv, Istanbul e Belgrado. La partenza è di segno opposto per le due squadre, Milano punta sugli esterni, il Partizan sul tonnelleggio dei suoi lunghi e così con i canestri di Nicholas e Pekovic si tocca 1’8-8 al 4′. Il comando delle operazioni lo prendono i serbi che toccano F8-14 proprio puntando su Pekovic e Macvan, ma a cavallo dei primi due periodi è Gallinari a dare gas all’Olimpia che impatta a quota 14. Bourousis dà il vantaggio sul 16-19, poi arriva l’ultimo break serbo per il 16-19 firmato Pekovic al 14′. Qui i bianconeri si spengono, l’Olimpia sfrutta il post basso degli esterni con Mancinelli ed Hairston per il 25-19 al 17, mentre Pekovic viene fermato con il solito lavoro da guerriero del capitano Rocca e il parziale diventa addirittura di 15-0 negli ultimi 6 minuti del quarto allungando fino al 31-19 all’intervallo. L’Olimpia incrementa subito il margine con Nicholas e Bourousis (37-21), scollinando anche i venti punti di vantaggio quando una doppia tripla di Cook e Mancinelli firma il 45-24 al 25′. L’unico canestro di Law prova a ridestare i serbi (47-31), ma Gallinari e Hairston rispondono subito con i canestri del 54-35 al 29′. Il Partizan ritrova improvvisamente verve, complice qualche distrazione di troppo della difesa milanese, il ’91 Andjusic è l’inaspettato leader dei serbi e il match si riapre sul 60-47 al 34′. L’attacco Olimpia si perde completamente (0 punti dal 36′ al 39’56”), Kecman e Pekovic lo riportano addirittura fino al 63-55, ma Milano non segna proprio più, mentre Pekovic segna ripetutamente da sotto (63-62). E il veterano Kecman, con un 2+1, a invertire il segno della gara (63-65), poi l’americano Law e ancora il serbo del ’77 chiudono dalla lunetta con 4/4. EA7 EMPORIO ARMANI MILANO- PARTIZA BELGRADO (12-14; 31-19; 56-39). MILANO: Giachetto Mancinelli 12, Hairston 12, Gallinari 14, Fotsis 5, Cook 5, Nicholas 6, Rocca, Bourousis 10, Melli, Viggiano, Radosevic 2. All. Scariolo. BELGRADO: Law 7, Kecman 11, Ra-duljca 2, Jaramaz, Lucie 5, Milosa-vljevie, Cakarevic 3, Macvan 18, An-djusie 8, Pekovic 15. All. Jovanovic. (Sandro Pugliese)
Lascia un commento