Sembra essre arrivato a un bivio il litigio tra i proprietari delle franchigie Nba e i giocatori delle stesse con il lockout che continua ormai da mesi. Ora L’Nba, nella persona del suo commissioner David Sterri, ha provato a fare un’offerta definitiva, con una serie di concessioni tra cui la divisione 50-50 dei profitti, per provare a far partire una stagione “compressa, ma non troppo” da 72 partite dal 15 dicembre in poi: «Questo è il miglior tentativo fatto dalla commissione in queste trattative – dice lo stesso Stern – per cercare di rispondere alle preoccupazioni che i giocatori hanno espresso in uscita del loro incontro. Ora aspettiamo una risposta da parte del sindacato. Noi abbiamo fatto del nostro meglio». La proposta non è modificabile e il sindacato dei giocatori dovrebbe riunirsi tra lunedì e martedì per decidere il da farsi, ma il suo responsabile Derek Fisher non pare ottimista: «Non c’è stato un progresso sufficiente per chiudere un accordo. Questa è la parte deludente perchè vogliamo tornare in campo». Se l’offerta non sarà accettata, i proprietari torneranno allo loro proposta originale con i profitti divisi in modo loro favorevole al 53% e da lì diventerebbe davvero difficile tornare indietro con il forte rischio della cancellazione dell’intera stagione agonistica. (Sandro Pugliese)
Lascia un commento