Troppo brutta per essere vera nella prima trasferta di campionato a Pesaro, decisamente bella e concreta nell’esordio di Eurolega giovedì contro il Maccabi. Forse la verità sta nel mezzo ed è anche coach Sergio Scariolo a tenere bassi i toni: «Penso sia normale in questo momento alternare anche prestazione molto brutte ad altre decisamente positive, l’importante è continuare il lavoro in allenamento che ci permetterà di aumentare la nostra continuità. Forse contro la Virtus Bologna, a questo punto, non potremo esprimerci così bene, ma sarà importante andarci il più vicino possibile per raccogliere un’altra vittoria visto che l’avversario è temibile». Dopo il bel successo contro i vicecampioni d’Europa in carica sono due le sensazioni prevalenti, una sul gruppo e un’altra sui singoli. La squadra è forte, completa, ha margini di miglioramento (peraltro mancava Mancinelli) ed ha stazza fisica valida per la competizione europea, ma soprattutto rispetto al passato, ha vinto una partita facendo sembrare questo successo la naturale conseguenza dello svolgimento della partita, e non un “miracolo” irripetibile come qualche volta era avvenuto gli anni passati, ad esempio con CSKA o Olympiacos. Giovedì l’Olimpia ha vinto perchè queste partite adesso le può vincere, non è stato un caso. E non lo è stato anche perchè, oltre a chi ha messo in mostra il meglio di se stesso come i vari Hairston, Gallinari, Rocca, ha tra le sue fila veri campioni che sanno come interpretare queste partite. Tre episodi su tutti: Nicnolas ha chiuso con soli tre punti realizzati, un prova in teoria incolore per uno come lui, ma quella bomba ha creato il primo vero allungo di Milano nel terzo quarto, Cook, dopo lo zero assoluto fino al 36′ ha messo 6 punti consecutivi (gli unici della sua partita) proprio quando il Maccabi si era fatto pericolosamente sotto, ed anche Fotsis (solo 4 punti alla fine), limitato dai problemi di falli, nel momento del bisogno (dopo le due bombe di Blu che aveva rimesso in gara il Maccabi al 35′) ha messo un canestro fondamentale nel quarto periodo che ha ridato ossigeno ai suoi sul +9. Giocatori così l’Olimpia non li aveva mai avuti negli ultimi anni, giocatori che sanno mantenere la calma e cogliere il momento chiave della partita, mettendo la zampata decisiva, anche se non hanno fatto i “fenomeni” per tutta la partita. L’attenzione dei biancorossi è già rivolta al match di domani contro la Virtus Bologna che arriva al Forum per la terza giornata di serie A forte dell’attacco più prolifico del campionato (91.5 punti di media) e del playmaker Terrei Mclntyre che tra Reggio Emilia e Siena vince consecutivamente contro l’Olimpia da ben 21 partite, un vero e proprio incubo da scacciare» (Sandro Pugliese)
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