Il grande spettacolo dell’Eurolega torna in scena questa sera al Forum di Assago con un match dal sapore storico tra l’Olimpia Milano e il Maccabi Tel Aviv. Una gara che per i biancorossi non può che stimolare ricordi gradevoli visto che proprio contro i gialloblù sono arrivati gli ultimi due successi, nei lontani 1987 e 1988, nell’allora Coppa dei Campioni. Di tempo ne è passato un’eternità, ma questa sfida è sempre una “classica” a livello europeo, ancor di più contro un Maccabi vice campione l’anno passato. E sarà già una gara chiave per il percorso europeo della rinnovata EA7 Emporio Armani che non può permettersi di perdere terreno, soprattutto nelle gare casalinghe, in un girone così equilibrato come è quello in cui è stata inserita. Coach Scariolo, anche dopo la sconfitta con Pesaro, sa che l’Olimpia è in ritardo, ma non si può aspettare: «Nonostante siamo solo all’inizio del nostro cammino stagionale cominciamo la nostra avventura in Eurolega affrontando un avversario di altissimo livello. Sappiamo benis-simo di essere ancora in costruzione e che quanto siamo in grado di dare oggi non è ciò che potremo esprimere in futuro, ma la necessità è quella di competere adesso». L’allenatore è soddisfatto dei lavoro svolto in settimana, ma ora si aspetta progressi in partita: «Dobbiamo riuscire a livello di determinazione, concentrazione e intensità a produrre un grande sforzo. Tutto questo facendo anche qualche passo in avanti nella continuità di gioco, nella costanza di rendimento dei singoli e in definitiva nella capacità collettiva di sfruttare più minuti di pallacanestro quantomeno efficace, per dare anche un seguito ai progressi che compiamo in allenamento». Di fronte la compagine israeliana che si presenta al Forum in grande stile con coach Davide Blatt in panchina e la novità Theo Papaloukas in cabina di regia, mentre il duello Nba con Gallinari lo farà il play dei New jersey Nets Jordan Farmar, anche lui in Europa a tempo in attesa del termine del lockout. La formazione gialloblù è infinita a livello di roster con qualche vecchia conoscenza italiana come Devin Smith (ex Avellino e Treviso), “Baby Shaq” Schortsanitis (ex Cantù, ma obiettivo del mercato biancorosso quest’estate) e David Blu (che ha mutato il suo cognome da Bluthenthal, ex Fonimelo e Virtus Bologna e Treviso). Oltre alle bandiere israeliane Lior Eliyahu, Tal Burnstein e Guy Pnini (vincenti contro l’Italia ai recenti Europei), spicca anche il tiratore Jonathan Schyer, molto famoso al college ai tempi di Duke, finito poi l’anno scorso in Nbdl. Diretta su Sportltalia 2 e su Radio Hinterland (94.6 fin, www.radiohinterland.com). (Sandro Pugliese)
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